Dopo aver cominciato l’anno puntando sullo spettacolo di Massimo Ranieri “Sogno e son desto”, la Rai torna a proporre per il sabato sera della rete ammiraglia lo show canterino dei bambini di “Ti lascio una canzone”. Sicuramente scossi dalle “sberle” prese da nostra signora della televisione, Maria De Filippi, che anche questa volta sta confermando il successo di pubblico col suo “C’è posta per te”, in casa Rai devono aver pensato che la mossa giusta fosse contrapporle un’altra bionda, dal fare sicuramente più casereccio, con un programma che in passato ha fatto registrare buoni ascolti. Non potendo contare su prodotti nuovi da proporre e dovendo far riposare il classico “I migliori anni” di Carlo Conti, dopo l’edizione polemica di “Ballando con le stelle” che si è comunque ben difeso dalla solita Maria in veste di giudice in “Italia’s Got Talent”, da sabato 01 Febbraio si punta dunque sui baby talenti (??) canterini, presentati dall’ormai “guerriera” Antonella Clerici.
“Non saranno in gara i bambini ma le canzoni – dichiara la Clerici a Tv Sorrisi e Canzoni – In questo periodo in tv c’è troppa competizione spinta e io invece voglio vedere i bambini fare i bambini e divertirsi. Non rinnego nulla delle edizioni precedenti, anzi, in confronto a quello che si vede ora noi eravamo un programma da oratorio. Ma quest’anno sarà un varietà puro, con le canzoni sempre protagoniste ovviamente”. Se è confermata quindi la presenza della giuria vip formata da Massimiliano Pani, Cecilia Gasdia, Pupo e la new entry Fabrizio Frizzi pare si cambi rotta per quanto riguarda l’intento dello spettacolo che dovrebbe diventare quello di vedere bambini che si divertono e non più che gareggiano tra di loro, pavoneggiandosi come consumate popstars con movenze da adulti già vecchi.
Scevri da tutti i pregiudizi del caso… siamo sicuri che se ne sentisse proprio la mancanza? Per chi non fosse troppo preparato sull’argomento, è forse necessario fare una breve presentazione. Era il 2008 quando il programma prese vita su Rai 1 da un’idea del regista Roberto Cenci, lo stesso che qualche anno dopo creò per Mediaset lo show fotocopia “Io Canto” (condotto da Gerry Scotti su Canale 5). L’originale si è aggiudicato nel 2010, come “miglior talent show televisivo del 2009”, il Premio Regia Televisiva – Oscar TV ed inoltre nel 2011 quello come “miglior programma” in assoluto dell’anno. Svariate polemiche ci furono sul fatto che Mediaset, nel produrre il programma concorrente, avesse plagiato il format di casa RAI (venduto negli anni anche in altri Paesi, quali il Portogallo e la Turchia), mantenendone tutte le caratteristiche e cambiando solo il nome. Ad onor del vero, e per chi ha buona memoria “storica” televisiva, di show televisivi con bambini che cantano ce ne sono sempre stati: lo storico “Zecchino d’oro” in cui i bambini facevano i bambini cantando canzoni da bambini è ormai troppo poco moderno, lo sappiamo, ma già nel celeberrimo “Bravo bravissimo” con Mike Bongiorno o nel programma degli anni ’80 “Piccoli Fans” c’erano giovanissimi che cantavano canzoni di cui sicuramente non potevano comprendere il significato. Tutto questo come a dire: “non si sono inventati niente”. Se però ai genitori moderni continua a piacere potersi vantare con i propri amici di avere un “figlio che canta alla televisione”, altrettanto non si può forse dire degli spettatori che hanno dimostrato di non apprezzare più tanto questo tipo di spettacolo, visti anche i poco gratificanti risultati dell’ultima edizione di “Io Canto”, andata in onda l’autunno scorso. Come ogni fenomeno, televisivo o no, può succedere che si raggiunga un livello di saturazione del gusto e nelle prossime settimane potremo sapere se tale considerazione è viva anche in questo caso o no (tale regola, come già detto, si è dimostrata non valere per il programma concorrente).
In definitiva, chi scrive continua a pensare che nell’esposizione eccessiva, in prima serata, di bambini che giocano a fare gli adulti, non ci sia nulla poi di così divertente. C’è chi vede come un merito del programma, inoltre, l’aver fatto conoscere al mondo il “trio spocchia” de “Il Volo”, il gruppo formato dai 3 giovani tenorini (come qualcuno li definisce), usciti proprio da “Ti lascio una canzone”… detto questo ci lamentiamo se per il mondo continuiamo ad essere l’Italia di pizza, spaghetti e mandolino? Ai risultati auditel di domenica mattina l’ardua sentenza.
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