È ripartito Affari Tuoi. Il gioco preserale che tiene compagnia al pubblico di Rai 1 ormai dal 2003. Condotto di nuovo dal presentattore Flavio Insinna.
Affari tuoi è dunque arrivato alla sua dodicesima edizione con l’inserimento di qualche “novità” all’interno di quello che è diventato il tradizionale “gioco dei pacchi”, presentato dallo stesso Insinna ad inizio puntata come “l’unico in Italia che unisce le regioni”.
Quando il format danese arrivò in Rai con la speranza di contrastare l’invincibile macchina da guerra di “Striscia la notizia”, tutto si basava sulla personalità del primo conduttore ovvero Paolo Bonolis che riusciva a tenere viva l’attenzione del pubblico nella suspense della semplice chiamata ed apertura dei pacchi da parte del concorrente di turno.
Negli anni, ovviamente, si è tentato di dare al gioco delle vesti diverse anche e soprattutto in base ai presentatori che si sono succeduti, in alcuni casi senza grandi risultati ma tenendo necessariamente come riferimento la struttura centrale del format. Se con Bonolis e la Clerici tutto era giocato effettivamente sul “gioco” e sul momento di allegria (anche irriverente nel caso del primo), con Pupo si è puntato sull’azzardo (tema caro al toscano) mentre con Insinna, Max Giusti (ed Insinna bis) – i due attori diventati presentatori – tutto si è trasformato nella ricerca del pathos e della metafora del “gioco della vita”.
Personalmente confesso la mia naturale predisposizione per il primo modello di conduzione ed una certa insofferenza nei confronti del programma che via via negli anni si è allungato troppo. La ricerca dei giochini da villaggio turistico (uniti alle mascotte per i bambini, l’accompagnamento musicale da piano bar ecc) da alternare all’apertura dei pacchi, piuttosto che il racconto della storia personale del concorrente ed il messaggio strappalacrime dei familiari, hanno avuto sicuramente effetto dal punto di vista del nazionalpopolare a cui affezionarsi dall’altro, però, rischiano ogni sera di travalicare quel sottile confine che separa il naturale coinvolgimento del pubblico da quello che può diventare, invece, il più classico “brodo annacquato”.
Anni di polemiche, dubbi sulla regolarità e continui scontri (in alcuni casi anche personali) con la concorrente Mediaset hanno fatto sì che Affari tuoi sia, però, ormai un punto fermo della programmazione della prima rete, anche e soprattutto alla luce dei buoni risultati che continua a portare a casa, certificati dall’Auditel (la prima puntata è stata seguita da più di 3 milioni ed 800 mila spettatori con uno share del 19,25%).
Se da un lato, inoltre, il programma deve fare i conti con la rivale esterna “Striscia la notizia”, che scalda i motori fino alla ripartenza del 22 settembre e per cui sono previste novità alla conduzione, dall’altro deve guardarsi le spalle dalla concorrenza interna. È cosa nota, infatti, che da tempo in Rai si lavora alla ricerca di un nuovo preserale da sostituire o alternare ad Affari tuoi (come avvenuto con “I soliti ignoti”, condotto da Fabrizio Frizzi) ma per adesso nessun esperimento sembra essersi rivelato valido.
Nel frattempo l’avventura degli aspiranti milionari continua, come le fasi di casting e chissà che tra i nostri lettori non possa esserci qualcuno che, contrariamente a quanto successo in questa prima puntata (la concorrente ha accettato l’offerta di prendere 32.000 euro per poi scoprire di avere tra le mani il pacco con 250.000), dirà fieramente “rifiuto l’offerta e vado avanti”… d’altronde, dopo tutto, resta sempre un gioco.
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